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Prima di poter parlare di esercizi di pranayama,è doveroso chiarire bene i concetti ad esso legati, quali ad esempio la parola PRANA, che deriva da: PRA - AN (respirare, inalare), ed indica il soffio vitale che pervade il corpo e lo anima, è la somma totale di tutta l'energia manifesta nell'universo, quindi proprio per questo motivo il Prana è il principio vitale universale. I processi di creazione, vita, morte, e tutte le funzioni organiche (conscie e subconsce), sono resi possibili dal fluire del prana.
Dalla Prasna Upanisad: Bhargava si avvicinò al maestro e domandò: "Divino Signore, quanti poteri mantengono in vita il corpo? Quali tra loro si manifestano di più in esso? E qual'è il più grande?" "I poteri, replicò il saggio, sono: etere, aria, fuoco, acqua, terra- essendo questi i 5 elementi che compongono il corpo - e oltre a questi, la parola, la mente, l'occhio, l'orecchio e il resto degli organi di senso. Una volta i poteri dissero vanitosamente: "Noi manteniamo e sosteniamo il corpo". Al che il Prana, l'energia primaria, suprema tra di loro disse: "Non ingannate voi stessi, sonò soltanto io, che dividendomi in cinque, mantengo e sostengo il corpo". Ma essi non volevano crederci, per giustificarsi, il Prana si apprestò a lasciare il corpo. Ma appena si fece l'atto di allontanarsi, tutti gli altri realizzarono che se fosse andato via, anche loro avrebbero dovuto lasciare il corpo e seguirlo; e quando il Prana riprese il suo posto, anche gli altri ritrovarono il loro posto. Come le api escono, quando esce la regina e ritornano quando ella ritorna, cosi fu per la parola, la mente, la vista, l'udito e i restanti. Convinti del loro errore, i poteri allora pregarono il Prana dicendo: "il Prana brucia come il fuoco, splende come il sole, come nube crea pioggia, come Indra comanda gli dèi, come la luna nutre ogni cosa. Egli è ciò che è visibile ma anche ciò che è invisibile. Egli è vita immortale". Il Prana ha diverse funzioni da svolgere, percui assume 5 diversi nomi pur rimanendo unico.
Il Prana, è il principale elemento di raccordo tra il corpo materiale e il corpo sottile, la circolazione avviene attraverso condotti "sottili" (non percepibili ai sensi), chiamate NADI parole che deriva dalla radice NAD che letteralmente significa: "ciò che corre, movimento", il loro numero potrebbe essere: 300.000-200.000 - 72.000 a seconda delle scuole e dei maestri. Le NADI principali sono 3: SUSUMNA - IDA - PINGALA.
IDAE' la Nadi di sinistra, associata alla luna, al femminile, fredda, pallida, chiamata anche Chandra Nadi (nadi Lunare) è il Tha di HATHA YOGA, lo Yin, è Tamas. E' in relazione con il principio della creazione, la sua divinità è la Luna. Ha un'andamento sinusoidale, dal Muladhara incroci Susumna presso ogni chakra e sfocia nella narice sinistra e corrisponde al ganglio simpatico di sinistra.
PINGALA E' la Nadi di destra, associata al sole, al maschile , calda, chiamata anche Surya Nadi (nadi del Solare), è l'HA di HAThA YOGA, io Yang, è Rajas. E' in relazione con il flioco, con il principio del mutamento e della distruzione (che insieme alla creazione, determina l'esistenza del mondo). In relazione con il Purusa (maschio), e il Bindu, è la Nadi dove Prana e Citta scorrono in una corrente ardente. Collegata con il fiume YAMUNA, che confluisce con il GANGE. Termina nella narice destra e corrisponde al ganglio simpatico di destra.
SUSHUMNA Ida e Pingala scorrono ai lati di Susumna, il cui corrispettivo è il midollo spinale. Susumna, la Nadi centrale, è Sattva, la sua funzione è l'illuminazione, la sua divinità è il fiioco.Il suo ingresso si colloca nel Muladhara chakra (sede della Kundalini), e a questo unisce il Sahasrara chakra sede del Dio Siva). E' chiamata "sostenitrice dell'universo", descritta sfolgorante e splendente si dice che sia il suono incarnato.
IL RESPIRO
Abbiamo parlato del Prana, ora possiamo addentrarci al Pranayama. La parola Pranayama significa: controllo dell'energia vitale, attraverso il controllo del respiro, deriva da Prana=respiro e ayama=pausa, controllo,ritenzione, i testi antichi descrivono la respirazione in 3 atti:
INSPIRO PURAKA, durante il quale si assorbe l'energia universale. E' associato alla feliciftà, alla luce, alla vita, alla pienezza. Letteralmente significa: "l'atto del riempire". Va eseguito lentamente, senza sforzi, profondo e completo, uniforme.
PAUSA - RITENZIONE KUMBHAKA, letteralmente significa: "vaso" e può essere pieno o vuoto, ossia una ritenzione a polmoni pieni (Antara Kumbhaka) o polmoni vuoti (Bahya Kumbhaka). Il primo sta a significare l'espansione della vita nell'organismo, il secondo rappresenta la morte simbolica dell'organismo, il vuoto, il nulla. il Kumbhaka, viene considerato la parte più importante del pranayama. Prima di iniziare a praticare questa fase, è necessaria un'adeguata esercitazione pratica su respiri senza ritenzioni.
ESPIRO = RECHAKA > E' l'espulsione dell'aria impura mediante la quale si ha la possibilità di liberarsi dalle negatività. Associato alla tristezza ,all'abbandono, al buio, al vuoto, alla morte simbolica. Letteralmente è l'atto del vuotare; deve essere controllato, lento e dolce. Obiettivo del Pranayama è controllare, trattenere, contenere, sviluppare e riequilibrare le energie, attraverso la respirazione, Respiro significa Vita. Gli stimoli esercitati sui centri energetici (chakra) aiuteranno a sviluppare i poteri naturali dell'uomo e a renderlo capace di conquiste superiori, anche in campo spirituale. Per questo consigliamo di praticare con la massima concentrazione.
Un veggente Rishi disse: "Dio insuffiò nell'uomo il respiro della vita e questi divenne un anima”. La respirazione e gli stati mentali, sono intimamente collegati. Il respiro non è ritmico, ma è influenzato sia dalle circostanze, sia dalla tensione mentale. Tutti noi, ci saremo resi conto di come il respiro diventi più superficiale, quando siamo agitati e nervosi, mentre quando siamo rilassati (o anche durante il sonno), o in concentrazione, il respiro si fa più profondo, lento e lungo.
"NON ESISTE AUSTERITA' CHE PORTI PIU' IN ALTO DEL CONTROLLO DEL RESPIRO, ESSO PURIFICA OGNI IMPURITA' E ACCENDE LA FIAMMA DELLA CONOSCENZA". (Vyasa)
COME RESPIRIAMO ? ? ?
L'uomo può utilizzare ben 3 parti per respirare, nell'ordine:
addominale toracica clavicolare
Per accorgersi con quale parte respiriamo maggiormente, poniamo le nostre mani sul corpo, 1 sull'addome, l'altra sul torace, e ascoltiamo . . . quale si muove di più ?
ECCO COME APPORTARE LE GIUSTE MIGLIORIE al respiro
* SE RESPIRATE SOLO CON ADDOME : avete un respiro di tipo diaframmatico, spesso dovuta a difetti o malattie della colonna o della gabbia toracica, se l’immobilità rimane anche con il massimo inspiro è bene sottoporsi a eventuali controlli per individuare bene il problema. Spesso il blocco del torace è dovuto a cause psichiche.
* SE RESPIRATE SOLO CON TORACE : qui il diaframma non viene utilizzato e si respira solo col torace, si deve quindi controllare il diaframma nell’inspiro profondo, se l’addome si gonfia, significa che è mobilema non viene utilizzato, se invece rimane bloccato, è bene fare tecniche di rilassamento e poi fare le tecniche di respiro.
* SE RESPIRATE SOLO CON CLAVICOLE : se avete respiri brevi e frequenti, accelerati e superficiali è bene sottoporsi a eventuali controlli per individuare bene il problema, ma spesso è stato causato da ansie e problemi che, anche se passati, hanno lasciato una cattiva abitudine respiratoria, allora sarà bene causare anche la causa primaria con la Fitoterapia.
ESERCIZIO PER IL RESPIRO ADDOMINALE
a) Distendetevi, supini, e con le mani appoggiate sull’addome, seguite il respiro, senza premere, solo cercando di far salire la mano verso l’alto, fatelo più volte al giorno per qualche giorno. b) ora nella stessa posizione dell’esercizio “a”, solo che con l’espiro, facciamo un pressione con le mani, all’interno, per comprimere l’addome e far rientrare la pancia
UTILE A CHI = fa sport, per curare o prevenire sindromi da stress, utile ai sub, per chi fa lavori che richiedono concentrazione, per ragazzi che in fase di sviluppo hanno difficoltà allo studio
ESERCIZIO PER IL RESPIRO TORACICO
A) questo esercizio è indispensabile per chi non utilizza il torace, distesi, supini, fate alcuni minuti di rilassamento, mentre inspirate alzate lentamente le braccia fino a sentire che le coste si raddrizzano, con l’espirazione riabbassate le braccia. ripetere più volte e poi modificatelo, facendo movimenti più ampi con le braccia.
B) con le mani sul torace, le dita in avanti, e quando inspirate fate forza con le mani opponendovi alla dilatazione, questo rinforzerà i muscoli. Variante con le mani ci agganciamo all’arcata costale e inspirando dilatiamo espirando avviciniamo.
BENEFICI GENERALI del Pranajama
Migliore assorbimento dell'energia vitale, migliore ossigenazione e disintossicazione del sangue e dell'organismo. Benefico effetto sedativo sul sistema nervoso, miglioramento delle capacità di concentrazione, i respiri ritmici e alternati, mantengono in equilibrio le correnti positive e negative dell'organismo, dalle quali dipende la salute. In sintesi: Si purificano i polmoni; Si tonificano stomaco, intestini, fegato, reni, la pelle; L'appetito si restringe, e il grasso in eccesso viene bruciato; Il fuoco gastrico viene aumentato; Si purificano le nadi e la voce diventa più melodiosa; L'acido lattico viene neutralizzato; Aiuta a rilassare la muscolatura; Diminuisce il dolore; Acutizza i riflessi e i 5 sensi; Si allentano le angosce, la paura; Conferisce equilibrio e prepara alla concentrazione e alla meditazione; Si possono anche ottenere poteri psichici; Apporta luce spirituale. Tramite il Pranayama, si ottiene controllo del respiro e quindi si può agire di riflesso sui processi mentali, si può quindi dire che l'obiettivo principale sia ottenere il controllo della mente, e di conseguenza degli stati emozionali, delle emozioni, dei desideri. Questo permette di far fronte alla gioia e al dolore della vita.
BENEFICI SPECIFICI
Grazie ad attente ricerche scientifiche, si può affermare che i benefici di una pratica seria e costante dello yoga, sono notevoli, ad esempio: Il RELAX, MAGGIOR EFFICIENZA PERSONALE, MAGGIORE CONCENTRAZIONE E CAPACITA' DI STUDIO, SALUTE più STABILE E GUARIGIONE più RAPIDA in caso di malanni, LO YOGA è ANTI:ansia, irritabilità, reumatismi, emotività, cefalea, stitichezza, asma, facilita il dimagrimento, aiuta nella pressione squilibrata, regolarizza squilibri energetici e aiuta gli organi nelle loro funzioni vitali. OGNI POSIZIONE HA IL SUO BENEFICO EFFETTO. PROGRAMMA DI UNA LEZIONE TIPO: Breve relax iniziale e consapevolezza del corpo, massaggio al piede, serie di posizioni yoga (asanas), esercizi di respirazione (pranajama), esercizi di concentrazione e meditazione (djana) tecniche di sblocchi emozionali ed energetiche, tecnica di Rilassamento. Questo è uno schema tipo, che si realizza in ogni lezione.
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