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Secondo un antica definizione: “la vita è movimento”. Anche un bimbo, non ancora nato, esegue movimenti, istintivamente uniamo l’idea di salute al movimento, in effetti il movimento è fondamentale per la crescita e la salute di tutti.

Lo Sviluppo Osseo
Lo scheletro è tanto più malleabile quanto più è giovane la persona. Tutte le deformazioni ossee hanno origine prima dei 20 anni tra i 7 e 14 anni, esclusi i traumi ovviamente.
Nell’età tra i 7 e i 15 anni, si definisce la forma dell’individuo, la struttura, l’atteggiamento e si fissano per il futuro, questa però è l’età nella quale si migliora ancora molto velocemente.

Lo Scheletro
Dopo il sangue, le cui cellule hanno vita breve, il tessuto che cambia maggiormente sono le ossa, altrimenti una banale frattura, ci terrebbe immobili molto più di 30 giorni (ogni 2 anni le ossa sono tutte cambiate).
Lo Scheletro lo possiamo dividere in:
ASSILE = (parte portante:colona, sterno, coste, capo 2 parti:

APPENDICOLARE = (gli arti: superiore: braccia, inferiore: gambe.

Le ossa si distinguono in: ossa lunghe, piatte, brevi.

IL MOVIMENTO E LA CRESCITA
Il movimento favorisce la crescita ossea in lunghezza e in larghezza, inoltre il tessuto osseo prodotto è il più resistente. Quando un arto rimane paralizzato, per esempio per una lesione da parto o a seguito di una poliomelite (paralisi infantile), prima che la crescita abbia termine, non solo si arresta lo sviluppo muscolare, (atrofia muscolare), ma anche la crescita ossea (atrofia scheletrica), cosicché l’arto resta più corto, sottile e fragile.

Le articolazioni
Il movimento modella le superfici articolari, o addirittura le crea (nell’anca), la cavità articolare si forma grazie al movimento della testa del femore, lo sgambettare del neonato, favorisce questa formazione. Ogni articolazione che non viene usata sfruttando completamente le sue possibilità, tende a perdere la mobilità e la struttura articolare, i sedentari hanno tensioni alla colona vertebrale e\o scomparsa di alcune articolazioni.

Struttura Muscolo-tendinea
Parlando dei muscoli, vedremo come il movimento può modificarli nella forma, nella struttura e nella forza.
Quando due segmenti ossei hanno una posizione viziata, i muscoli che li collegano esercitano obbligatoriamente pressioni in diverse direzioni, per rendere comunque possibile il movimento. In questo modo si crea una deformazione di posizione, di atteggiamento, di portamento, che crea un’adattamento di tutto il sistema motorio. Le condizioni negative nel camminare, nello stare seduti, in tutte le attività della vita quotidiana, tendono a portare danni molto gravi agli stessi tessuti.

Quello ritratto nel disegno sopra, è la corretta postura, misurata con un filo a piombo, si possono notare i 3 parametri fondamentali:
Distanza nuca\filo 2 dita
Distanza curva cervicale\filo 4 dita
Distanza Curva Lombare\filo 3 dita
Qualora, non abbiate tali proporzioni, in voi è in atto uno squilibrio posturale, da dover giustificare un incontro posturale - kinesiologico.

Quello che accade negli squilibri scheletrico\muscolari è dato anche da posture errate, assunte quotidianamente ad esempio:

Modifiche delle curve della colonna e le loro possibili cause
Oltre ai traumi e alle cadute, la spina dorsale, può modificarsi per cause congenite o costituzionali: per sviluppo difettoso della scapola o di altre ossa della spalla (1), quando le gambe non sono della stessa lunghezza (2,3), oppure per difetti di posizione e atteggiamento. fig. 4,5,6 le posizioni scorrette che si prendono al tavolo di studio o alle scrivanie dell’ufficio, posizioni che, specie nei giovani e nei giovanissimi possono avere disastrose conseguenze.

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