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Introduzione alla Programmazione Neurolinguistica (PNL) a cura di Vincenzo Fanelli
La Programmazione Neurolinguistica (PNL) è una disciplina nata negli anni settanta in America grazie al matematico Richard Bandler e il linguista John Grinder.Le loro ricerche, sulla scia del lavoro di Gregory Bateson si sono concentrate nell’individuazione dell’elemento peculiare che permetteva ad alcuni psicoterapeuti come Milton Erickson, Fritz Pearls e Virginia Satir di ottenere costantemente un’alta media di risultati positivi.
Bandler e Grinder hanno formalizzato gli schemi comunicativi di maggiore influenza. Inizialmente furono applicati nel contesto della psicoterapia ma in seguito furono estesi in altri ambiti della comunicazione umana: vendita, commercio, istruzione, attività legali e in ogni settore in cui è richiesta la comunicazione. Un aspetto peculiare della PNL è che contrappone il modello alla teoria: il modello descrive come opera qualcosa; la teoria deve individuare la spiegazione in merito alla collimazione dei vari modelli con la realtà. La PNL mostra il procedimento principale utilizzato dall’uomo per decodificare, trasmettere, condurre e cambiare il comportamento.
Esaminiamo nei particolari il nome “Programmazione Neurolinguistica”:
- Programmazione: secondi gli studiosi noi abbiamo dei patrimoni di programmi racchiusi nella nostra mente e questi programmi possono essere modificati.
- Neuro: questi programmi vengono sistemati in maniera tale da diventare delle configurazioni neurali
- Linguistica: il linguaggio fa parte del nostro sistema di comunicazione con gli altri e attraverso dei linguaggi di precisione è possibile estrarre i limiti che ostacolano il raggiungimento dei nostri obiettivi.
Analizziamo alcuni presupposti della PNL:
1. La mappa non è il territorio
Studiare la cartina di un territorio non corrisponde alla conoscenza dello stesso. La mappa è una rappresentazione sintetica del terreno in quanto per ottenerne una corrispondente alla realtà saremmo costretti a realizzarne una su sala 1:1. Ogni individuo possiede una propria rappresentazione della realtà che non è mai oggettiva in quanto le informazioni entranti vengono generalizzate, cancellate e deformate. La soggettività della realtà di ognuno di noi avviene grazie ad alcuni vincoli strutturali. Questi ultimi sono di tipo NEUROLOGICO, SOCIALE E INDIVIDUALE.
Per questo motivo ogni individuo possiede la sua unica mappa del mondo e non ne esistono due identiche.
2. Ogni comportamento è comunicazione
Non è possibile non comunicare. Se un individuo decide di stare in silenzio in realtà comunica che desidera non comunicare. Per questo motivo ogni atto trasmette uno o più messaggi.
3. La PNL è lo studio dell'esperienza soggettiva
La realtà soggettiva possiede una struttura; la PNL si occupa dello studio di tale insieme. La realtà interiore può essere studiata e ampliata permettendo ad ogni individuo di interagire creativamente con gli altri e con se stesso.
4. L'eccellenza è limitata solo dalla nostra percezione di ciò che è possibile. La PNL amplia i limiti della percezione
La differenza tra chi raggiunge le proprie mete e chi non ci riesce consiste nel fatto che i primi riescono a reagire allo stress utilizzando la creatività ed accedendo ad una vasta gamma di scelte. Gli altri vivono se stessi come individui dalle scelte limitate: “Le ho provate tutte ma…”, “ Non c’è più nulla da fare”, “Non esistono vie di uscita”.
Infatti, non operano la scelta sbagliata: non hanno abbastanza scelte. La PNL guida gli individui ad ampliare le proprie scelte.
5. Qualunque processo osservato è schematizzabile e riproducibile
È possibile scoprire le regolarità esistenti tra il comportamento osservabile dell'individuo e i suoi processi interni; in questo modo è possibile ricalcare la sua strategia. In PNL l’estrazione della strategia viene chiamata Modellamento e serve per conoscere la struttura dell’esperienza soggettiva.
La PNL aiuta gli individui a focalizzare meglio i propri obiettivi, ad ampliare le capacità comunicative, di motivazione e auto-motivazione.
La PNL attualmente è cambiata rispetto alla sua formulazione originaria evolvendosi (anche se molti dei suoi principi sono rimasti immutati): è stata rivista la vecchia concezione della mente umana paragonata ad un computer in quanto molto più complessa; è stata integrata con altre discipline; molti trainers formati da Bandler e Grinder hanno apportato significativi contributi alla PNL e gli stessi fondatori hanno prodotto notevoli cambiamenti nel corso degli anni. Il cambiamento e la flessibilità sono lo spirito della PNL in quanto nell’evoluzione (di qualsiasi tipo) è insita la capacità di adattamento.
vincenzofanelli@libero.it - www.vincenzofanelli.com
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