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Sull’onda della musica si possono affrontare efficacemente molti distrubi. Vi sono riferimenti storici molto antichi già nei veda, (testi sacri indiani), che spiegano un elaborato sistema musicale atto a ribilanciare le energie dell’individuo, noto come Gandharva, composto da melodie chiamate Ragas, da suonare in vari momenti della giornata (provabilmente associati ai meridiani...). Vi sono suoni stimolanti (per il mattino), e suoni rilassanti (per la notte). Anche altre antiche culture accompagnavano i loro riti con la musica. Oggi abbiamo molte conferme scientifiche sui benefici effetti della musica per disturbi psico-fisici, il neurologo Oliver Sacks autore del libro “risvegli” (vi è anche un film omonimo), spiega le potenzialità della musica in campo terapeutico, egli stesso, la utilizza in soggetti affetti dal morbo di Parkinson e di Alzheimer, per migliorare la qualità della vita degli ammalati.
Alcuni Usi terapeutici proposti dal famoso neurologo:
Riabilitazione fisica per casi di ictus;
Diminuzione di effetti collaterali della chemioterapia;
Prima di interventi per ridurre il livello di stress;
Per aiutare gli anziani a ridurre la depressione;
In Casi di demenza perché aiuta la comunicazione, il ballo, i ricordi;
Durante il parto diminuisce il travaglio e i dolori.
Tutti noi siamo concordi che la musica accompagna la nostra vita, e a seconda degli stati d’animo, dobbiamo scegliere lo stile da ascoltare.
Anche nei nostri studi dobbiamo porre maggiore attenzione alla musica che diffondiamo... (qui vi elenco alcuni brani-generi musicali e i loro effetti sulla psiche).
Invitiamo ad approfondire l’argomento con il libro: L’effetto Mozart Autore: Don Campbell; Ed. Baldini & C.
(Riferimenti da: l’altra medicina n.3 annoII).
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